sabato 7 aprile 2012

A Testa Alta

Il libro a testa alta è scritto da Rosangela D’Orazio. 
È il primo libro che leggo  di questa autrice ma potrei leggerne volentieri altri perché usa una scrittura fluida e chiara.
Questo libro appartiene al genere di testimonianze che non mi appassiona moltissimo.
Narra la storia di Samuel: attraverso vari flash-back, è anziano Samuel racconta la sua storia di ragazzo a suo nipote Marco .
Il libro inizia con Samuel che vive negli anni della seconda guerra mondiale e infine viene deportato in un capo di concentramento con la famiglia; vive due, tre anni nel campo dove conosce Ezio, un italiano, non ebreo, fatto prigioniero di guerra.
Seguendo, il testo affronta problematiche del mondo d’oggi come droga, bullismo ecc. perchè possa proporre brani di vita del giovane Marco. Sul finale, invece, conclude la storia di Samuel giovane e tratta dell’uscita dal campo e della sua vita a Marsala, dove incontra Silvia, sua futura moglie.
Il narratore è Samuel che narra il 1° persona .
I personaggi sono molti; i principali sono Samuel, Marco , Alessandra.
I personaggi secondari invece: Ezio, Gloria, Elisa, gli amici di Marco .
Tutti i personaggi sono persone che vivono in un piccolo paese e suscitano i me stima, tenerezza e molte volte comprensione.
La vicenda si svolge soprattutto in casa di Samuel e nei pressi della scuola Gli ambienti più importanti sono il campo di concentramento che ho bene impresso nella mia mente.
L’autore usa un linguaggio chiaro e deciso .Scrive con periodi corti e inserisce molti dialoghi e molte descrizioni . Il ritmo è pacato.
Gli episodi della 2° guerra mondiale mettono in evidenza l’importanza della vita e invita alla solidarietà a fratellanza.
In alcune pagine il libro mi ha fatto perfino piangere perchè mi ha fatto  riflettere sulla strage di innocenti ebrei: ho pensato che era ingiusto che solo perché erano ebrei dovevano morire .
Consiglierei la lettura a tutti perché è davvero valido.

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